Autore: Stefano Cosma
Collana: Fuori collana
Pagine: 196
Langoris non è un saggio, ma un libro dal rigoroso contenuto storico che utilizza l’espediente narrativo del romanzo. Immagina che un personaggio di fantasia, Carlotta, avesse prestato servizio come infermiera nella villa durante la Grande Guerra e che ci ritorni nel 1968, quando proprietario era il Cavaliere del Lavoro Giulio Locatelli, industriale pordenonese, e che muovendosi per la casa ne ricostruisca le vicende. Carlotta è un personaggio frutto dell’invenzione, ma non lo è affatto tutto ciò che racconta: gli episodi sono reali, e ripercorrono le vicissitudini di questo angolo di mondo, un territorio di confine, dove da sempre si sono incrociati popoli e culture. Tra Settecento e Ottocento la tenuta di Langoris diventa centro di sperimentazioni agricole, poi durante la Prima guerra mondiale ospedale militare italiano. Cambiano i proprietari e una strana coincidenza ha fatto sì che gli attuali si chiamino Locatelli, esattamente come i primi, i fondatori, anche se non sono legati da parentela. E poi ancora i Miani, protagonisti del jet set e della «dolce vita» romana e allevatori di cavalli da corsa: per Angoris è passato pure il celeberrimo Ribot, quando ormai non gareggiava più e si godeva la vita come stallone da riproduzione. Ovviamente al centro dell’attenzione rimane il mondo agricolo friulano, dalla frutticoltura alla viticoltura. “Di ben in meglio”. È questo il motto che campeggia sotto l’incisione che ritrae il colonnello Locatelli, realizzata nel 1649. Trascorsi 370 anni, non è cambiata la vis che anima Langoris. La storia è passata di qui e non smette di scorrerci. Il vino è un elisir di lunga vita.
Langoris
- Codice Prodotto: LEG9788861025981
- Disponibilità: Disponibile
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24,00€