Autore: Erwin Rommel
Traduttore: Giorgio Cuzzelli
Curatore: Maurizio Pagliano
Introduzione: Marco Cimmino
Illustratore: Luca Tarlazzi (copertina)
Collana: BAM - Biblioteca di Arte Militare, Battalie, n. 42
In questo libro non si spiega la catastrofe di Caporetto: innanzi tutto perché, per chi lo ha scritto, non si è trattato di una catastrofe, bensì, come già si è detto, di un successo, e poi perché a Rommel non interessavano le spiegazioni strategiche né la filosofia della guerra, come a uno storico o a un polemologo. Quel che, evidentemente, spinse Rommel a scrivere questo libro fu il desiderio di mantenere vivo il ricordo di una grande impresa: cristallizzarlo e, soprattutto, renderlo esemplare, farne uno strumento di emulazione e di apprendimento. Non bisogna mai dimenticare che, nel 1937, anno in cui vide la luce la prima edizione di Fanteria all’attacco, Rommel insegnava alla scuola di guerra di Potsdam: la cattedrale del prussianesimo. Egli era una sorta di leggenda per i giovani ufficiali: a sua volta il più giovane ‘Pour le Mèrite’ della fanteria tedesca nella Grande Guerra. Va da sé che il suo libro fosse visto come una sorta di vangelo laico per i futuri eroi della Germania. In più Rommel non scrisse Fanteria all’attacco da reduce, visto che la sua carriera militare era tutt’altro che conclusa e, anzi, stava per decollare clamorosamente: il libro non si colloca nella memorialistica reducistica, quanto piuttosto nella letteratura didattico-storica. È una sorta di Baedeker per le nuove generazioni di ufficiali: una specie di guida pratica alla conduzione di un reparto di fanteria”. Dall’Introduzione di Marco Cimmino alla nuova edizione del libro, che riduce il testo originale di Fanteria all’attacco alla sola esperienza di Caporetto.
Fanteria all'attacco a Caporetto
- Codice Prodotto: LEG9788861022096
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