Autore: Sean McLachlan
Traduttore: Lorenza Lanza, Patrizia Vicentini
Curatore: Maurizio Pagliano
Illustratore: Raffaele Ruggeri, Luca Tarlazzi (copertina)
Collana: BAM - Biblioteca di Arte Militare, Battaglie, n. 28
Pagine: 120
Negli anni Ottanta del XIX
secolo, il neonato Stato italiano intraprese una politica colonialista mirata
all’espansione della sovranità nazionale. A questo scopo si cercarono motivi di
contrasto in diversi territori esteri. Dopo l’acquisizione dell’Eritrea, nel
Corno d’Africa non tardarono a manifestarsi forti attriti, che culminarono
nello scontro con Menelik, imperatore d’Etiopia, e con il suo bellicoso e ben
armato popolo. Dopo un successo
iniziale, nel febbraio del 1896 le forze coloniali italiane avanzarono negli
altipiani, per essere infine sbaragliate nella battaglia di Adua, in cui
persero 6.000 uomini. Il pesante scacco subito, oltre a provocare la caduta del
governo, evidenziò agli italiani il fatto che l’Etiopia non poteva essere
sottovalutata: per oltre un ventennio, la disfatta di Adua fu la più sanguinosa
patita da un esercito coloniale per mano di un nemico non europeo.
Battaglia di Adua. Marzo 1896 (La)
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Tag: La conquista italiana dell'Abissinia, Mussolini in Etiopia